"Allora dovresti dire quello a cui credi", riprese la Lepre Marzolina.
"È quello che faccio", rispose subito Alice; "almeno credo a quello che dico, che poi è la stessa cosa."
"Non è affatto la stessa cosa!" disse il Cappellaio. "Scusa, è come se tu dicessi che vedo quello che mangio è la stessa cosa di mangio quello che vedo!"
"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice.
"Be', non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta."
"Come lo sai che sono matta?" disse Alice.
"Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui."
"Quando uso una parola", Humpty Dumpty disse in tono piuttosto sdegnato, "essa significa esattamente quello che voglio – né di più né di meno."
"La domanda è", rispose Alice, "se si può fare in modo che le parole abbiano tanti significati diversi."
"La domanda è," replicò Humpty Dumpty, "chi è che comanda – tutto qui."